Un libro tutto bianco
«La distanza nasconde, sfuma o aiuta a veder meglio?» si chiede Ernesto Ferrero in: Album di famiglia, Maestri del Novecento ritratti dal vivo (Einaudi, 2022). Non è una domanda retorica, ma il cuore stesso del libro, la distance proustiana è infatti qui un filtro indispensabile per poter raccontare. «Romanzo famigliare» lo definisce l’autore ed è un’indicazione precisa se famiglia (editoriale) è quella «capace di pensarsi in termini di comunità».Basterebbe del resto l’Indice a dare ragione del senso di questo libro e ci piace immaginare l’autore sorridere nel compilarlo dividendo tra loro Editori, Editor, Scrittori, Artisti e Consulenti in categorie dello spirito che da sole valgono una lettura: «I prediletti, I capotribù, I padri nobili, Gli zii sapienti, Le signore di ferro, Maghi e funamboli, Cari agli dèi, Gli inquieti, Compagni di banco, Mattatori». Un lungo excursus che attraversa anni formidabili dell’editoria italiana quando, nella seconda metà del Novecento, nascono le più belle Collane editoriali e prendono vita nuove Case editrici destinate a segnare un solco indelebile. A metterle in fila, oggi, viene una gran nostalgia …