Finalmente un «Romanzo senza umani»
Sarebbe bello concedersi il lusso di scrivere dell’ultimo libro di Paolo di Paolo: Romanzo senza umani (Feltrinelli 2023, in corsa per lo Strega 2024), mimando il movimento stesso che l’autore compie nei suoi testi: quello di voltarsi indietro come Orfeo che cerca Euridice, alla ricerca di vite possibili, futuri solo immaginati, origini che non si possono interrogare, vite che sembrano non aver lasciato traccia. Voltarsi indietro e ritrovare in questo testo i mille fili di altri suoi libri precedenti che insieme circoscrivono la sua poetica e la necessità reiterata che «la cronologia universale» si unisca a «quella sua personale». Perché ancora una volta questo suo nuovo libro si muove con passo leggero ma squisitamente letterario tra memoria e oblio, tra realtà e desiderio, tra l’osservazione storica – e quindi distante dal presente – e «una corsa nudo tra i boschi», facendo di tutto per essere visto mentre si nasconde e celandosi nell’istante esatto in cui si rivela. Di Paolo compie però anche un percorso del tutto nuovo e difficile e lo affida per la prima …