Ri leggere
Ogni volta che vado a camminare, faccio il gioco del se. Un amico autore sostiene che bisognerebbe fare viceversa il gioco dei nonostante. Però io mi domando sempre cosa farei se. E ogni volta mi rispondo che se potessi, se avessi, se fossi… io leggerei. Lego legis legi lectum leggere, il latino ci ricorda che leggere vuol dire ascoltare, mettersi in ascolto, e anche delegare. A me piace pensare: delegare ad altri il presente, affidarti a storie che non ti appartengono, ma in qualche strano modo ti pertengono. Per leggere ci vuole molta più concentrazione che per scrivere, e purtroppo in Italia tutti scrivono e pochi leggono. Che poi su cosa leggano ci sarebbe da disquisire. Mio figlio sostiene che io sia una “razzista culturale”, può darsi abbia ragione, più della metà dei libri che arrivano sui banchi delle librerie io non li avrei mai neanche pubblicati, figurarsi leggerli. Leggere per me è come un respiro, un respiro non mio in cui entrare. Mondi sconosciuti e vite non tue che diventano più vere della realtà, …