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Opinioni personali, pensieri e parole in ordine sparso.

Baricco e i miracoli in tv

«Se c’è qualcosa di magico nello scrivere una storia, e io sono convinto che ci sia, nessuno è mai stato in grado di ridurlo a una ricetta che possa essere passata da una persona a un’altra.» – John Steinbeck Vi è mai capitato di finire sintonizzati su un’emittente locale e assistere a presentazioni di libri in tv? Difficile resistere alla tentazione di girare immediatamente canale. Sulle reti nazionali ci han provato in tanti, ma poche volte funziona. E perché secondo voi? Non sono una studiosa di comunicazione di massa, non ho alcuna voglia di far citazioni colte per avvallare ciò che penso, ragiono solo da amante della parola scritta e quindi del silenzio e del pensiero astratto, due cose che con la tv fanno fatica a stare insieme. Il ritmo stesso della lettura, che è individuale e intimo, attraverso la televisione si disperde. Ne abbiamo visti tanti provarci, pochissimi riuscirci. Ma perché? È solo questa la ragione? Un’insanabile diaspora tra la parola detta e quella scritta? Non è poi così vero, basti pensare a programmi bellissimi e vivi come La lingua batte, l’ormai …

Il mestiere dell’editor e il gioco delle parti

  «La verità… lo so, so che cercarla è giusto. È nobile. Ho fatto il giornalista per questo. Woodward e Bernstein, no? I due che mandano a casa Nixon, voglio dire, ho ancora il poster. Che poi a ripensarci bene il poster è quello del film ma, ecco vedete? Chi sono più veri? Woodward e Bernstein o Dustin Hoffmann e Robert Redford?» Mentre leggevo uno dei libri più belli degli ultimi mesi: La ragazza sbagliata di Giampaolo Simi, quest’estate, mi sono imbattuta in questa frase. E mi sono ricordata di un’altra sera d’estate in cui vidi il Redford, confuso e bellissimo dei I tre giorni del Condor che diceva: «Ma ora che faccio? Io leggo solo libri». La mia passione per la lettura è partita anche da lì, dall’immagine di qualcuno che va in giro in bici e vive con la testa immersa tra le pagine di testi inediti. Mai lavorato per la Cia, ma il codice di segretezza delle case editrici non è mai stato da meno e l’ho sempre rispettato. Questo blog che inizia oggi ha scelto il nome …