Ritratti d'autore

Appassionato e appassionante

Con Filippo Ceccarelli ci s’incontrava da Dagnino nella Galleria dietro piazza Esedra, a Roma. Arrivava sempre con quella sua aria bonaria come se non dovessimo poi lavorare a un libro, ma solo goderci la giornata. Anche a casa sua – in uno degli studi più belli e accoglienti che abbia mai visitato – mi son sempre sentita un’ospite reale, con lui che leggeva a voce alta (grande lezione) riga dopo riga quel che andava scrivendo. Appassionato e appassionante, ecco com’è. La sua immensa raccolta di ritagli di giornale dell’epoca pre-internet, un «tesoro» in senso letterale è stata poi donata alla Biblioteca della Camera, ma averla tutto intorno conferiva ai nostri incontri una cornice unica. Quei ritagli gelosamente custoditi, assomigliavano alla sua cultura, onnivora, leggera, profonda, duttile, piacevolissima. A tavola con quell’amore di moglie che ha e che è poi diventata anche lei una mia autrice, Elena Polidori, ridevamo spesso del fatto che avessero relegato i romanzi dei giornalisti in una piccola bacheca a parte, in sala pranzo. Non ho fatto nulla di davvero significativo per lui, ma averlo accompagnato per un breve tratto di strada è stato estremamente significativo per me.

Filippo Ceccarelli