Ho capito molte cose restando ferma
Ho capito cosa ho
Ho smesso di desiderare cosa non ho
Dovrebbe valere anche per la scrittura
Fare progetti realizzabili, auspicabili
non fingere di essere quel che non si è
Mi è capitato molte volte di sentirmi dire: vorrei scrivere un giallo… perché li leggo tutti, sa? vorrei scrivere un romanzo di viaggi … perché mi piace viaggiare, vorrei scrivere … ma non l’ ho mai fatto. Ho sempre detto di no
Perché la scrittura la puoi anche nascondere la puoi forse mimetizzare tra le pieghe di un’altra penna ma non te la puoi inventare
Sarà per questo che sono sempre stata contraria alla scrittura creativa,
so bene che a molti piace scrivere, di sé soprattutto,
alcuni mi cercano e tutti, ma proprio tutti, pensano di essere unici
ho questa vita qua, ho voglia di raccontare questa cosa qui, ho capito che se scrivo…
Ho sempre detto di no
perché non si tratta di desiderare, si tratta di talento, di suono, musicalità
La scrittura va rispettata, ma solo se c’è, e non si può far finta sia normale continuare a vedere pubblicati libri senza niente dentro libri con bellissime copertine, grandi idee di lancio, aggettivi altisonanti in bandella,
libri che non si capisce perché l’abbiano pubblicati
non si capisce neanche perché l’abbiano scritti
e non c’è alcuna ragione che vengan letti
Però poi te li ritrovi recensiti ovunque e ti domandi
sarò mica io che mi sto ringrullendo
sarò io che non capisco nulla?
o saranno gli editori che li pubblicano solo perché magari vendono
e infatti vendono,
oh se vendono…
allora cos’è che ho da dire al riguardo?
nulla, proprio nulla,
non ho più nulla da dire
I would prefer not to, come dice Bartleby lo scrivano
o, come dice Lisi, la mia Maestra di Iyengar Yoga,
ispirare, espirare: ohmmm