Il posto delle fragole

Nessun silenzio passi inosservato

Per la legge del contrappasso, in tempi di foto ovunque condivise, a dare nuovo brio editoriale al cartaceo ecco i libri con foto d’autore, nuova tendenza del momento e non solo per le strenne natalizie. Ne sono usciti davvero tanti ultimamente, ma qui vorrei fare una scelta d’amore. Amore reo confesso per l’artista cui è dedicato il libro: Fabrizio De André.

Fabrizio è sempre stato uno che divideva, anche quando uscivano i suoi LP, parola desueta ma questo erano, o lo amavi oppure no.

Ho avuto la fortuna di poterlo incontrare al Club Tenco, pensavo mi avrebbe interrogato sulle sue canzoni, ricordo che ero davvero molto emozionata, invece mi mise subito a mio agio e alla fine parlammo di stelle e dell’Acquario, segno zodiacale di entrambi. Con Samuele Bersani che lo  adorava perfino più di me, quella sera durante lo spettacolo lo bevemmo come acqua di sorgente,  il volto sulle mani intrecciate sopra la poltroncina davanti a noi, all’Ariston di Sanremo, in ascolto devoto.

Chiusa parentesi personale, il testo che dovreste regalarvi tutti, per sfogliarlo la sera, luce soffusa  sul comodino e risentire le note delle sue canzoni è un recentissimo libro Rizzoli, con prefazione di Dori Ghezzi: Genova è mia moglie.

L’autrice delle foto è un’artista nota e bravissima, che piuttosto di creare didascalie per immagini alle canzoni di cui sono riportati stralci o estratti, è andata per la sua strada, in puro stile De André.

A colori o in bianco/nero: impossibile descrivere le foto di Patrizia Traverso, sono tutte diverse e tutte uguali, con una cifra  stilistica netta e limpida, un vero splendore. I testi invece sono di Stefano Tettamanti, che firma ogni pagina con una sorta di Note senza testo, parafrasando Bazlen, ma il suo paratesto, è ovvio, è costruito dall’intera colonna sonora delle canzoni di De André. È piena di calore anche l’Introduzione che racconta moltissimo del suo autore, di Genova, degli anni in cui furono scritte le canzoni e altro che questo.

Confesso che ho fatto fatica a scegliere una frase per riuscire a restituire la musica che c’è in questo libro, facendo torto alle altre ne ho scelta una per augurare a tutti una pausa di silenzio, almeno durante le festività, silenzio dalla folla di parole inutili che ogni giorno ci sovrasta, silenzio e pace shalom salam peace paz shanti.

«Nessun silenzio passi inosservato»

– Fabrizio De André

Venute dal sole o da spiagge gelate, le prime canzoni di Fabrizio come Amore che vieni amore che vai furono «scritte così, come mi hanno aggredito, per incontenibile affiorare di memoria».